pub 800

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pub 800

LA STORIA DEL PUB OTTOCENTO

Tempo fa la Guinness finanziò nuovi pub che servissero solo le sue birre. Così nacquero a Roma piccoli Frankestein come L’ “Ottocento pub”. L’impressione iniziale è ottima. La coreografia parla irlandese: legno per tavoli, sedie e bancone. Botti di guinness agli angoli, poster pubblicitari delle campagne anni 60 della mitica scura.Illuminazione soft, mattoncini, pavimento in cotto e divanetti. Quasi i veri divanetti da pub irlandese. Senza dimenticare le lavagnette dove annotare col gesso i primi piatti del giorno. Ma poi ci si siede e si ha come la sensazione di mangiare pizza in uno dei ristoranti “Bella Napoli” di Londra. Grazie alla presenza giovanile di ALESSIO si ascolta ottima musica. Inoltre, come mai le bacheche in legno conservano gadget romanisti? Qui non si critica la tifoseria, ma l’accostamento improbabile con l’atmosfera di un pub. I menù plastificati da pizzeria non sono poi il massimo anche se il loro contenuto è ineccepibile: vasta scelta di cocktails, beer cocktails, primi piatti e stuzzichini. Dittatoriale il menù birre con Harp (pinta chiara 8000), Kilkenny e Guinness (una pinta 9000).Da apprezzare l’originalità del nome (ma solo quella!) di alcuni cocktails come il Samuel Beckett. Tuttavia, andando oltre le considerazioni da purista, questo pub merita d’esser visitato. L’ampio pergolato all’aperto, antistante una stradina poco trafficata, rende piacevoli le serate estive.Le rampicanti offrono un aspetto distinto: l’impressione è quella di una località di mare dove passare il tempo chiacchierando e giocando coi giochi da tavolo del locale (sabato escluso). All’interno, una seconda sala seminterrata, in stile coi climi gaelici, rimane disponibile per le feste di compleanno e laurea. Sicuramente un tranquillo matrimonio tra Trastevere e Dublino.

pub 800
Piazza Pontida, 4

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